Bambini, sana alimentazione e movimento: i consigli del dietista

L’organismo, per funzionare al meglio, ha bisogno di avere sempre a disposizione il giusto quantitativo di energia per sostenere tutte le reazioni metaboliche che avvengono al suo interno, mantenere in attività tutti gli organi (metabolismo basale) e per sostenere il livello di attività fisica (leggero, moderato o intenso) dell’individuo.

L’attività fisica, infatti, è essenziale affinché il nostro organismo utilizzi al meglio l’energia ricavata dal cibo, limitando l’accumulo della massa grassa a livello sottocutaneo e addominale, e il conseguente rischio di patologie quali diabete, malattie cardiovascolari, tumori. Un’alimentazione equilibrata e una regolare attività fisica (magari alternando esercizi aerobici e anaerobici) sono, perciò, elementi indispensabili per il mantenimento e il raggiungimento di un buono stato di salute.

Tutto questo assume un valore ancora maggiore se si considera che oggi in Italia ben il 21% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni è in una condizione di sovrappeso, mentre il 9,3% è in una condizione di obesità e molto spesso i genitori di bambini sovrappeso oppure obesi tendono a sottostimare il problema. Ritengono, infatti, che i propri figli siano in una situazione di normopeso e che le quantità di cibo consumate siano corrette per i loro fabbisogni alimentari*.

Spesso, poi, lo stile di vita dei bambini è il riflesso fedele di quello dei genitori. Risulta, quindi determinante il ruolo della famiglia, che, forte della funzione educativa che le compete, deve impegnarsi a costruire con i bambini solide basi per uno stile di vita sano, che li accompagni nell’accrescimento e nell’età adulta.

*Dati tratti dall’indagine 2016 di Okkio alla Salute, un sistema nazionale di sorveglianza sul sovrappeso, l’obesità e i fattori di rischio correlati nei bambini delle scuole primarie (6-10 anni), promosso e finanziato dal Ministero della Salute/CCM.

 

IL DIETISTA CONSIGLIA

1. È necessario che i bambini siano partecipi nella scelta degli alimenti spiegando loro il perché di certe scelte.

2. Essere parte attiva nello svolgimento delle ricette rappresenta un ottimo metodo per veicolare informazioni relative alla corretta alimentazione e per iniziare un percorso di formazione alla consapevolezza alimentare, attraverso l’utilizzo di tutti i sensi e la conoscenza diretta del cibo. È importante quindi che in famiglia i bambini vengano coinvolti nella preparazione dei pasti e non relegati al ruolo di semplici consumatori. I bambini che cucinano nel contesto familiare tendono ad avere una migliore e più equilibrata alimentazione, minori problemi di peso, e ad ampliare e rafforzare le loro conoscenze nutrizionali; hanno un maggiore propensione ad assaggiare alimenti nuovi e a sperimentare, soprattutto se si tratta di piatti preparati interamente da loro stessi.

3. È utilissimo, nei fine settimana, prevedere per tutta la famiglia delle passeggiate in bicicletta o a piedi, possibilmente in luoghi non trafficati. È consigliabile, inoltre, spronare i bambini a fare uno sport o un’attività organizzata, senza forzarli, però, nella scelta di uno sport specifico.


a cura del dietista Daniele Nucci