Cresciamo insieme: esprimere e gestire le emozioni – Parte 2

“Travolto da un mare di emozioni”, “provo un turbine di emozioni”, “mi sento confuso”, … chi non ha mai usato un’espressione come questa per descrivere il proprio stato d’animo?

Conoscere, riconoscere e interpretare i nostri sentimenti non è sempre facile, e per i più piccoli, che iniziano a sperimentare le diverse emozioni, può essere ancora più complesso.

Ecco, quindi, quattro consigli per accompagnarli a gestire e ad esprimere il loro mondo interiore.

     1. Darsi tempo

È molto importante che tu, adulto, non reagisca subito alle emozioni del bambino, anche se le sue reazioni emotive tendono a innescare le tue. Prova a lasciargli il tempo di sfogarsi e di capire cosa sta succedendo prima di intervenire. In questo modo il bambino potrà scaricare la sua tensione e, al tempo stesso, apprenderà dal tuo esempio come controllarsi, mettendo uno spazio e un tempo tra ciò che prova e l’espressione del sentimento stesso.

     2. Ascoltare e rispettare le emozioni

Ricorda: i rimproveri per un capriccio spesso non calmano l’emozione, al contrario la alimentano. Quando il bambino esprime ciò che prova, anche in modo irrazionale, mantieni un atteggiamento di comprensione e di ascolto empatico e pensa che ha di sicuro una ragione per provare quell’emozione, anche se lui non la conosce ancora. Prova a chiedergli ad esempio: Come ti senti? Perché fai così? Cosa vorresti? per aiutarlo a fare chiarezza nei suoi sentimenti.

     3. Nominare le emozioni

Le emozioni come la rabbia, la tristezza, la paura, ma anche la curiosità, l’euforia, l’amore possono essere ugualmente travolgenti per il bambino. Se confonde, ad esempio, la tristezza con la fame, è possibile che abbia difficoltà nell’esprimere la sua emotività e, lasciato solo, potrebbe essere indotto a cercare consolazione nel cibo, piuttosto che nel rapporto con sé e con gli altri. Tu, adulto, puoi aiutarlo allora a dare un nome ai sentimenti per imparare a identificarli, a esprimerli più facilmente e, nello stesso tempo, a capire che sono sentimenti normali, né buoni, né catti.

     4. Non colpevolizzare le emozioni

Esistono emozioni giuste ed emozioni sbagliate? La risposta è no. Ciò che può essere un problema, non sono infatti le emozioni, ma come le esprimiamo o non le esprimiamo. Ascolta sempre con apertura e calma il bambino quando condivide il suo stato d’animo e ricorda che i sentimenti non vanno via da soli ma devono essere espressi in un modo o nell’altro. Se ignorati, o minimizzati, infatti, possono trasformarsi in parole e/o azioni aggressive o, rivolti all’interno, possono rendere il bambino ansioso o depresso.

 

Leggi la Parte 1 di questo articolo