Fame reale e fame emotiva: accompagniamo i bambini a riconoscerle

Spesso mangiare è un atto compiuto insieme ad altri comportamenti ritenuti ben più importanti, come guardare la tv, leggere il giornale, giocare, studiare, addirittura lavorare. Così, ci alimentiamo in modo distratto, senza pensare a come, cosa o quanto stiamo mangiando. Mangiamo seduti o in piedi? Con piacere o indifferenza? Per fame reale… oppure no?

La nostra alimentazione, e soprattutto l’alimentazione dei nostri bambini, non dovrebbe mai essere un atto così automatico e scontato ma, al contrario, dovrebbe costituire un comportamento a cui dedicare attenzione e consapevolezza. Sappiamo infatti che il cibo e il mangiare non si limitano ai soli aspetti biologici ma, oltre a nutrire il nostro corpo, nutrono anche la nostra “anima”; rappresentando spesso un’occasione di aggregazione e di festa, una consolazione alla tristezza e alle delusioni, uno sfogo all’ansia e al nervosismo, …

È dunque dall’infanzia che dovremmo educare i bambini a riconoscere quando il mangiare non è fame ma un modo per far fronte a uno stato emotivo di difficile gestione; a mediare tra ciò di cui si ha voglia e ciò che sarebbe bene mangiare quotidianamente (quando le due cose non coincidono); a essere curiosi verso nuovi cibi e nuovi sapori.

E allora, forse, se sono triste annoiato arrabbiato, più che “calmarmi” mangiando, potrei provare a prestare più attenzione a quello che sento e provo, cercando da un lato di riconoscere i miei bisogni e dall’altro di dare risposte più adeguate a questi bisogni, non ricorrendo al cibo come soluzione di tutti i mali.

UN PICCOLO GESTO, UN GRANDE CAMBIAMENTO!

La scuola e la famiglia sono i principali luoghi in cui insegnare ai bambini a prendersi cura di sé, sia da un punto di vista biologico (con un’alimentazione sana e adeguata), sia da un punto di vista psicologico (imparando a riconoscere i propri bisogni). Attraverso l’esempio di ogni giorno possiamo trasmettere ai bambini la conoscenza di sé e del mondo, accompagnandoli al rispetto per il proprio corpo e per le sue necessità.