Genitori e figli: il nostro amore, i loro desideri.

– Testi di Michela Caputo, autrice di libri per bambini e Francesca Munegato, psicologa dell’età evolutiva –

“Io vorrei che fosse maschio, lei che fosse femmina. E poi mi piacerebbe con gli occhi azzurri… che sia sano, naturalmente! E sarà forte, il migliore in atletica; non troppo timido ma neppure presuntuoso. Sarà stimato da tutti e … mio figlio, sì, lui farà grandi cose”.

Così i desideri, i progetti e le attese per la crescita e il futuro dei nostri figli iniziano a maturare in noi ancora prima della nascita e, quando finalmente diventiamo genitori, si intensificano e si trasformano in un pensiero costante. È il nostro cassetto dei sogni, che credevamo chiuso, che si spalanca nuovamente di fronte a noi e ci offre una seconda possibilità di realizzazione, proprio attraverso i figli.

Ma ciò che desideriamo e sogniamo per i nostri bambini è davvero ciò che vorrebbero anche loro?

Se inizialmente, i figli necessitano di tutta la nostra cura e la nostra guida, crescendo hanno bisogno di sempre più spazio e libertà per divenire autonomi e per far emergere pienamente i loro gusti personali e abilità: predisposizioni che devono essere ascoltate, supportate e rispettate dalla famiglia e da chi li circonda. La scelta dello sport, della scuola, dei giochi e degli amici, in questo modo, passa gradualmente dalle nostre decisioni alla loro volontà; segno che stanno crescendo e che si sta determinando la loro identità.

Affianchiamoli, allora, nella crescita personale, incoraggiamoli a percorrere il proprio cammino e, sciogliendo un po’ alla volta il nostro abbraccio protettivo, diciamo loro: io, per te, desidero solo amore.

Quando l’amore si realizza in te

Qualsiasi cosa desideri per tuo figlio, prima realizzala per te. Ripensa ai tuoi sogni, ai tuoi interessi e desideri e impegnati per realizzarli, perché non è mai troppo tardi, e perché è la cosa migliore che tu possa fare per te stesso ma anche per tuo figlio: attraverso il tuo esempio imparerà la determinazione, la positività e la passione che lo porteranno a credere in sé e nelle sue possibilità.

Quando l’amore va oltre le aspettative

Osserva il tuo bambino e cerca di allontanarti per un attimo dai progetti che avevi pensato per il suo futuro. Lo avevi immaginato diverso? Forse … più simile a te? Eppure tuo figlio è altro da te, non potrà mai accontentarti in tutto e per tutto e di certo non sarà felice sentendo che ti sta deludendo. Non dimenticare, perciò che le sue diversità non sono per forza difetti o mancanze, anche se tu avevi pensato altro per lui o se non condividi i suoi interessi o attitudini. Qualsiasi cosa sia, supera le tue ansie e preoccupazioni, riconosci le sue diversità, apprezzalo e incoraggialo a far emergere le sue capacità e qualità individuali.

Quando l’amore è comunicazione

Le parole hanno un peso. Le parole rivolte da un genitore a un figlio ancor di più, perché il bambino non ha ancora la piena capacità di cogliere l’intenzione dietro le tue azioni e crede che ciò che dici sia vero. Una frase come “Sei uno sciocco”, quindi, risulta ben differente dal dire “Ogni tanto fai lo sciocco”. Il verbo essere, in espressioni come questa, rimanda all’identità e ciò può portare il piccolo a sentirsi non apprezzato, non amato, anche se tu intendevi solo richiamarlo dopo un atteggiamento scorretto. Quando parli con tuo figlio cerca, allora, di separare sempre in modo chiaro “ciò che è” da “ciò che fa”.

Quando l’amore è inesauribile

La tua vita non può essere incentrata esclusivamente sui tuoi figli ed è fondamentale che essi non rappresentino la tua unica ragione di esistere. È importante comprendere sempre nelle tue giornate momenti di cura per te stesso e relazioni con altre persone, a cui dare affetto, attenzione e tempo. Il tuo amore non ha limiti e anzi, coltivare interessi diversi fa sì che i tuoi figli non sentano su di loro la totale responsabilità di renderti felice.

Come spiega Bert Hellinger, psicologo e scrittore tedesco, perché l’Amore possa funzionare, i genitori devono dare e i figli ricevere, così come il ruscello scorre da monte a valle.