I kiwi e i loro preziosi benefici

Quando pensiamo alle liane ci vengono subito in mente le fantastiche peripezie di Tarzan che, con agilità incomparabile, si sposta da un ramo all’altro tenendosi aggrappato a una liana. Cosa c’entrano le liane con i kiwi? Scopriamolo insieme, parlando di questo frutto succoso e gustoso, prezioso alleato per combattere i malanni di stagione, che con qualche piccolo trucco sarà apprezzato anche dai bambini!

La pianta del kiwi

La liana è una pianta rampicante che affonda le sue radici nel terreno e, crescendo, si arrampica su supporti o su tronchi di altri alberi per raggiungere posizioni favorevoli e riuscire a godere di quanta più luce possibile. Il kiwi è la succulenta bacca prodotta da numerose specie appartenenti al genere Actinidia, ovvero liane dal fusto legnoso, robusto e flessibile che (proprio come quella della vite) si aggrappano con i loro lunghi rami a pali o ad apposite strutture a pergolato.

Come tutte le specie del genere Actinidia, anche quelle del kiwi sono piante dioiche: il che significa che ci sono piante che producono solo fiori maschili e piante con fioriture solo femminili. Le prime producono polline, mentre le seconde producono frutti dopo essere state impollinate dalle prime. Per ottenere la fruttificazione è necessaria, mediamente, una pianta a fioritura maschile ogni cinque piante a fioritura femminile.

Un solo nome, molte varietà

l genere Actinidia comprende più di settanta specie diverse. Tuttavia, attualmente i kiwi che troviamo nei reparti di ortofrutta sono riconducibili solamente a tre specie: Actinidia deliciosa, Actinidia chinensis e Actinidia arguta.

Le cultivar tardive di Actinidia deliciosaproducono il frutto più noto e diffuso, di forma semicilindrica, con la buccia marrone ricoperta da peluria ispida e dalla polpa verde brillante disseminata di centinaia di semini scuri.

La cultivar invernale di Actinidia chinensis produce, invece, un frutto con un caratteristico becco sporgente nella parte inferiore, con la buccia color tabacco chiaro e con la polpa gialla che, particolarmente aromatica, ricorda nel sapore il frutto del mango.

Infine, Actinidia arguta produce frutti perlopiù a polpa verde (o, più raramente, rossa) che si trovano in commercio con il nome di Nergio baby kiwi. Quando il baby kiwi è morbido e profumato si può considerare maturo e pronto per essere consumato. Il suo  sapore è più dolce di quello dei kiwi comuni.

Come far mangiare i kiwi ai bambini?

Dei kiwi  verdi e gialli si consuma solo la polpa, gustosissima, fresca, dolce e variabilmente acidula e aromatica. Questi kiwi vanno dunque sbucciati. Tuttavia, il metodo più pratico è certamente quello di tagliarlo a metà, tenere una metà nel cavo della mano e utilizzare un cucchiaino per scavare la polpa dentro la buccia, la quale avrà così la funzione di “coppetta naturale”.

A differenza dei cugini, il baby kiwi può essere invece consumato anche con la buccia: senza troppa fatica, si lascia mangiare in un sol boccone!

Il nostro consiglio. Scegliete sempre frutti sani, non ammaccati e non troppo morbidi. Per farli maturare al punto giusto conservateli in un sacchetto di carta con una mela o una banana e in qualche giorno raggiungeranno la maturazione perfetta diventando morbidi e succosi.

Il kiwi nella dieta dei bambini

Il kiwi ha un sapore intenso e può risultare, in base alla varietà e al grado di maturazione, un po’ pungente. Dunque, se il palato dell’adulto può tranquillamente apprezzarlo così come lo offre la natura, è opportuno, quando lo si dà ai bambini, adottare alcune piccole accortezze. 

Per esempio, inizialmente potremo proporre ai bambini questo frutto ridotto in purea e, quando il piccolo sarà più autonomo (a partire dai 10-12 mesi d’età), in piccolissimi cubetti che si sciolgono in bocca. Quando il bambino sarà più grande, è possibile utilizzare il kiwi per preparare deliziosi frullati, frappè, torte, dolci o marmellate

Il nostro consiglio. Per una merenda golosa, potete tagliare un kiwi a fettine, infilare nello spessore della fettina uno stecco (come quello dei ghiaccioli) e intingere la fetta nel cioccolato temperato. Una merenda talmente golosa a cui nessun bambino saprà resistere!

Un piccolo accorgimento. Può capitare che l’introduzione di questo alimento sia all’origine di rush cutanei. In questo caso, raccomandiamo di consultare il pediatra per concordare insieme a lui il corretto comportamento da tenere.

Proprietà del kiwi

Il kiwi è una ricca fonte vitamine, come la vitamina C, la vitamina K, la vitamina E. È inoltre ricco di acido folico e di molti sali minerali, in particolare di potassio. Contiene inoltre molti antiossidanti ed è un’ottima fonte di fibre. Grazie al ricco apporto di vitamine e di differenti altre sostanze con effetto antiossidante, il kiwi è in grado di rinforzare le difese immunitarie, riducendo la probabilità di sviluppare malattie tipiche dell’inverno come raffreddore e influenza, in particolare negli adulti di età superiore ai 65 anni e nei bambini piccoli.

Curioso, infine, risulta essere l’apporto di un particolare enzima chiamato actinidina, in grado di aiutare l’organismo a digerire meglio le proteine ingerite attraverso altri alimenti. 

Curiosità

Pianta di origine orientale, col tempo il kiwi è approdato in Nuova Zelanda, dove gli è stato dato il nome “kiwi” in onore dell’uccello (simbolo del Paese) che porta lo stesso nome. Qui ha avuto per molto tempo una funzione perlopiù ornamentale, fino a quando un tipo di cultivar ha progressivamente acquisito valore anche da un punto di vista agroalimentare. 

Al giorno d’oggi, l’Italia è leader nella produzione di kiwi, in concorrenza con la Nuova Zelanda.