Igiene della casa: pulizia della cucina e delle stoviglie

Come già detto in precedenza, per garantire a tutta la famiglia un ambiente domestico salubre e sicuro, è fondamentale la pulizia e la disinfezione degli ambienti e delle superfici, ma non è sufficiente: sono necessarie, infatti, alcune pratiche quotidiane, tra cui l’areazione delle stanze e un’attenta pulizia di alcuni ambienti. Vediamo insieme, oggi, come ottenere una corretta igiene della cucina e delle stoviglie.

Corretta igiene della cucina

Le superfici della cucina possono facilmente venire contaminate da germi, soprattutto se pensiamo al fatto che si manipolano alimenti crudi, ma anche rifiuti. Per questo motivo una sua accurata igiene è sicuramente importante!

Innanzitutto, non possiamo mai dimenticarci il lavaggio delle mani, da effettuare prima di manipolare un qualsiasi alimento, dopo aver manipolato gli alimenti (soprattutto se crudi) e tutte le volte che abbiamo manipolato i rifiuti.

Per quanto riguarda le superfici, è importante eseguire una corretta detersione e, periodicamente, un’attenta disinfezione. Nella scelta dei prodotti da utilizzare tenere presente sia la modalità d’uso degli stessi (eventuale necessità di indossare i guanti) che il tipo di materiale che compone la superficie da igienizzare, onde evitare danneggiamenti.

Tra i prodotti consigliati troviamo la varechina o candeggina. Questo prodotto è molto efficace nei confronti di molti germi, ma ha l’inconveniente di rendere grasse le superfici e di rovinare quelle metalliche (ad esempio quelle in acciaio). L’ipoclorito di sodio deve essere utilizzato diluito, generalmente alle percentuali di 5-7%. Ricordiamo, però, che una diluizione di queste concentrazioni, riduce il suo potere disinfettante.

È importante inoltre cambiare regolarmente le spugnette e i canovacci che vengono utilizzati, tenendo conto che ogni ambiente richiede le proprie (differenziare quindi tra quelle usate in cucina e quelle di altri ambienti domestici, come ad esempio il bagno).

Spugne e canovacci impiegati per la pulizia degli utensili costituiscono il pericolo maggiore di diffusione dei microrganismi! Per cui, oltre a sostituirli frequentemente, necessiterebbero anche di una disinfezione.

Infine, è importante utilizzare un anticalcare per decalcificare superfici e rubinetti. La presenza di calcare costituisce la formazione di un microambiente favorevole alla crescita di alcuni microrganismi.

ATTENZIONE: qualora dovessimo avere degli amici animali nella nostra casa, ricordiamoci di mantenere ben separati gli ambienti a loro dedicati e, in particolare, evitiamo che gli animali entrino in cucina o, ancor più, che salgano sulle sue superfici (non solo il piano di cottura, ma anche la tavola…). Se possibile utilizziamo stoviglie a loro dedicate, che sarebbe meglio non far entrare in contatto con quelle usate da noi.

Corretta igiene delle stoviglie

Per quanto riguarda le stoviglie non è necessario alcun prodotto disinfettate, i comuni detergenti sono più che efficaci per garantirne una corretta igiene, a meno che non si conviva con soggetti che presentano malattie infettive.

In questo caso è buona norma in primis ricorrere più frequentemente al lavaggio delle mani, sia prima che dopo la manipolazione di un oggetto (anche stoviglie) utilizzato dalla persona infetta. Buona norma sarebbe anche evitare di utilizzare gli stessi utensili e, se possibile, mantenere la separazione degli ambienti. Per cui è consigliato che il pasto venga recapitato in una stanza separata al soggetto infetto, evitando che questo sia presente in cucina o tocchi le sue superfici.

Al di là del tipo di detergente da utilizzare, è consigliato lavare le stoviglie utilizzando dell’acqua tiepida e indossando i guanti. Se si dispone di una lavastoviglie, questa permetterà di ottenere dei maggiori vantaggi sia perché garantisce temperature più elevate, sia perché garantisce un risparmio idrico.

Indipendentemente dal metodo utilizzato, attenzione a rimuovere tutti i residui alimentari, magari aiutandosi con delle spazzole.

ATTENZIONE: una cura maggiore è invece richiesta per l’igiene delle stoviglie dei neonati (come ad esempio il biberon). Oltre a tutti gli accorgimenti di cui abbiamo appena parlato, in questo caso è addirittura necessario ricorrere alla sterilizzazione.

La sterilizzazione domestica può essere effettuata attraverso due principali metodi:

  • Il primo, e il più comunemente noto, è l’ebollizione (almeno 100°C), per almeno 20 minuti, in una pentola d’acqua;
  • oppure si può ricorrere alla sterilizzazione a freddo mediante l’utilizzo di prodotti specifici (ad esempio ipoclorito di sodio), le cui indicazioni di diluizione e le tempistiche necessarie sono dettagliatamente riportate sulle confezioni di ogni specifico prodotto: in questi casi, è fondamentale attenersi scrupolosamente a quanto riportato in etichetta.

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