Quando l’esperienza diventa conoscenza
Abbiamo già raccontato (Insieme per il cambiamento – Parte 1) di come Emma, una bambina di scuola primaria, nel laboratorio de Le Buone Abitudini con il pedagogista Luciano Franceschi, abbia superato l’iniziale diffidenza verso un alimento che non conosceva: il riso Venere.
Ma come avviene il passaggio successivo? Come si arriva dall’esperienza a scuola alla conoscenza?
Luciano: Amir, scegli un riso bianco, cerca il più brillante.
Amir: Questo!
L: Bene … ora fai come Emma, prendi l’orlo del grembiule e prova a toccare.
A: Ecco fatto! Ma … mi sono sporcato di bianco … perché?
Lasciamo che i piccoli osservino la realtà attorno a loro, lasciamo che facciano supposizioni e deduzioni, che si propongano come “motori” del proprio cambiamento.
L: Il riso nero non è sporco né cattivo. Lo preferiamo bianco per abitudine e allora chi lo prepara e lo lavora esegue una serie di procedimenti che tolgono alcune parti del chicco. Ecco perché il grembiule di Amir ha una polverina bianca.
M: E cosa tolgono?
L: Chi ha parlato? Ah, Miriam … Tolgono la crusca, quella che nelle carte con cui abbiamo giocato abbiamo scritto come “fibre”, e poi tolgono il germe, quel motore di vita che ogni seme ha per far nascere una pianta.
M: Ma queste cose fanno male?
L: No, anzi, aiutano l’intestino e possiedono vitamine e antiossidanti … Vieni Emma andiamo a vedere i colori dei risi integrali, ce ne sono di rossi e di gialli.
UN PICCOLO GESTO:
Per ora Emma, Amir, Miriam, … hanno sviluppato dentro di sé interesse, conosciuto parole ed esempi, sanno raccontare ed esprimere la loro situazione/emozione. Riso integrale, per loro, non è più una serie di lettere nere su fondo bianco.
UN GRANDE CAMBIAMENTO:
Un giorno, quando questi bambini incontreranno un piatto di riso nero, esclameranno: “Integrale, con la crusca e il germe! Pieno di ferro! Con le vitamine dentro!” e useranno il deposito di fiducia acquisito per assaggiarlo.
Un giorno spiegheranno a qualcuno che: “Il riso integrale ti protegge”. Un giorno prepareranno loro stessi un piatto di riso nero per qualcuno a cui vogliono bene.
