Tra i frutti estivi per eccellenza spicca il melone: profumato, dissetante e adatto a ogni momento della giornata. Scopriamo insieme le proprietà, le varietà più diffuse e le ricette, dolci e salate, più adatte ai bambini!
Melone bianco, arancione e … verde!
Il melone, in botanica Cucumis melo, è un frutto molto antico, già noto ai tempi dei Sumeri e degli antichi Egizi, che ha profumato in lungo e in largo la storia delle terre lambite dal Mediterraneo.
Oggi possiamo godere di molte varietà di melone, tutte aromatiche e gustosissime! La maggior parte viene raccolta a maturazione e consumata come frutta dolce. Tra le più note: il melone cantalupo (cantalupensis), con scorza reticolata e polpa giallo-arancio;
- il melone cantalupo (cantalupensis), con scorza reticolata e polpa giallo-arancio;
- il melone retato (reticulatus), con scorza reticolata e polpa bianca o giallo-verde;
- il melone d’inverno (inodorus), con buccia liscia e polpa biancastra o rosata.
Esiste, poi, un’altra varietà, il cetrangolo o cetriolo armeno (Cucumis melo flexuosus), che viene raccolta prima della maturazione e si prepara nelle insalate, esattamente come un cetriolo. Si tratta di un ortaggio di colore verde scuro, con solchi longitudinali e una sottile peluria, consumato principalmente nelle regioni meridionali come Abruzzo, Molise, Sicilia e Puglia.
Proprietà e benefici
I dati scientifici disponibili evidenziano che il melone è una ricca fonte di nutrienti per la nostra salute. Ci fornisce, infatti, interessanti concentrazioni di vitamine (in particolare vitamina C, vitamina B6 e acido folico), sali minerali (come calcio, ferro, magnesio, manganese, boro, rame, fosforo, potassio e zinco) e zuccheri semplici facilmente assimilabili, come fruttosio e glucosio.
Il melone, come tutti i vegetali, è anche un importante fonte di fitonutrienti. In particolare, ci offre notevoli quantità di carotenoidi, specialmente beta carotene, luteina e zeaxantina. Il colore tipico del frutto, infatti, è l’arancione, colorazione dovuta ai particolari pigmenti presenti nei carotenoidi. Se ti interessa l’argomento, qui puoi scoprire tutti i segreti dei colori di verdura e frutta estive.
Se inserito all’interno di un’alimentazione sana, varia ed equilibrata, il melone può aiutare a controllare gli effetti negativi associati all’invecchiamento. Perché? Mantiene ben idratati i tessuti grazie all’ottimo apporto di sali minerali, protegge il sistema cardiocircolatorio dalle problematiche dovute all’ipertensione, preserva la salute delle ossa, rinforza il sistema immunitario, mantiene regolare l’intestino, protegge la pelle e supporta l’apparato visivo.
Tanti modi di preparare il melone ai bambini
La consistenza, il profumo e il sapore del melone lo rendono un frutto molto versatile e amato da tutti, grandi e piccoli! Può essere consumato da solo, con lo yogurt o nelle macedonie; sotto forma di frullati, centrifugati, estratti o smoothies; nelle occasioni speciali, può essere lavorato per fare il gelato, il frappè, il sorbetto e la marmellata, naturale o aromatizzata alla vaniglia o allo zenzero (da provare!).
Il melone è ideale non solo nelle ricette dolci, ma si sposa bene anche nella preparazione di antipasti, primi, secondi o contorni. Dà il meglio di sé nelle paste fredde (o calde), nei risotti, nei secondi di pesce e abbinato al prosciutto crudo come antipasto o come pasto veloce tipico delle tavole estive mediterranee. In alternativa, si può proporre in versione vegetariana abbinato al mopur (affettato vegetale a base di rapa rossa) o alla feta.
Apprezzato dai bambini e facile da servire, il melone può rappresentare una merenda ricca di acqua, sali minerali ed energetici zuccheri, tutti elementi preziosi per affrontare al meglio le calde giornate estive. Possiamo servirlo a pezzetti ai bambini più piccoli e in divertenti palline ai più grandi (che non rischiano il soffocamento).
Nei classici schemi di svezzamento il melone compare generalmente dopo i 12 mesi di età; come sempre, però, consigliamo di valutare l’inserimento di un cibo nella dieta del bambino insieme al proprio pediatra, anche per individuare eventuali sintomi allergici conseguenti all’assunzione dell’alimento.
CONSERVAZIONE:
Il melone, una volta acquistato, può essere mantenuto per qualche giorno in frigorifero a una temperatura non inferiore ai 5°C (altrimenti ne risentirebbe) e, per evitare che il suo aroma intenso comprometta quello di altri alimenti, è consigliabile conservarlo in un contenitore di vetro con chiusura ermetica.
Vai al ritmo della natura: costruisci una maraca con i semi di melone!
La cavità spugnosa interna al melone ospita numerosi piccoli semi, che possono diventare per i bambini un educativo e divertente passatempo in un caldo pomeriggio estivo: una volta lavati e messi al sole ad asciugare, i semi possono essere osservati attentamente. Si presentano piccoli, piatti, affusolati, di colore bianco panna e con un’estremità più appuntita, quella dalla quale emetteranno le radici.
Se non abbiamo la fortuna di avere l’orto, o di avere la pianta del melone, cerchiamo un’immagine della pianta on-line e osserviamola insieme ai più piccoli: invitiamoli a guardare le foglie a forma di cuore, i loro margini ondulati e le profonde venature; poi, soffermiamoci sul fusto strisciante ricoperto di peluria, sui viticci che gli permettono di arrampicarsi e sui fiori.
Procuriamoci un rotolino di cartone della carta igienica e, con dei pennarelli, decoriamolo rappresentando tutti gli elementi appena osservati (foglie, fusto, viticci verdi e fiori gialli). Finito il nostro lavoro, chiudiamo con un foglio di carta e del nastro adesivo un’estremità del tubo di cartone, inseriamoci i semi e poi chiudiamo allo stesso modo la seconda estremità.
Ora, possiamo scuotere a ritmo il nostro tubetto e possiamo ascoltare la musica della vita che i semini racchiudono! Questo speciale strumento a percussione ci può divertire per tutta la stagione di quiescenza dei semi, che non perderanno la loro vitalità… Quando, dopo l’inverno, a metà marzo, le giornate torneranno tiepide e soleggiate, potremo aprire la nostra maraca, tirare fuori i semi e interrarli a 1-2 cm da terra. Dopo circa 15 giorni, se avremo annaffiato con costanza, spunterà una piantina. La musica della vita non si spegne in inverno, ma ha bisogno dei tempi giusti per sbocciare!