Respirazione del bambino: un segnale da ascoltare

L’importanza di capire la respirazione di un bambino.

Basta osservare un bambino per capire che egli esprime, comunica, sfoga i propri stati interiori con il movimento; volontario, certo, ma anche spontaneo.

Tra i movimenti spontanei più facilmente percepibili e sorvegliabili, ci sono il battito cardiaco e il respiro; due attività che possiamo monitorare anche quando una persona dorme ed è, apparentemente, immobile.

Queste due attività del nostro corpo sono automatiche e ci mantengono in vita ma, proprio per la loro automaticità e spontaneità, spesso non ne teniamo conto e non ci accorgiamo che anche le nostre abitudini possono influenzarle molto; in positivo o in negativo.

La respirazione di un bambino nervoso ed emotivamente sovraccarico, ad esempio, spesso è bisognosa di trovare maggior profondità e soprattutto regolarità.

A riguardo, un ruolo determinante può essere svolto dall’esercizio aerobico periodico – come ad esempio una lunga corsa di intensità medio-bassa, il nuoto o la bicicletta – poiché implica una cadenza respiratoria maggiormente costante rispetto a tutti gli altri generi di attività.

Ricordiamo, inoltre, come il lavoro aerobico, abbinato a una corretta alimentazione, contribuisca in ogni caso al controllo del peso corporeo e al corretto sviluppo dell’apparato cardio-circolatorio e respiratorio.

Può essere utile, infine, per la salute presente e futura del bambino, risvegliare in lui la consapevolezza dell’evento respiratorio. Attraverso una modalità giocosa e piacevole, con semplici esercizi di meditazione è possibile aiutare i bambini a entrare in confidenza con questa funzione e ad alleviare eventuali tensioni nervose, rabbia, ansia o insonnia.

Un piccolo consiglio per tutta la famiglia? Ogni mattina, prima di alzarvi dal letto, fate un profondo respiro. Fate la stessa cosa ogni sera prima di dormire e in ogni momento della giornata quando ne sentirete il bisogno.