Riscopriamo il topinambur, un ortaggio buono e salutare!

Conosciuto, ma spesso poco utilizzato in cucina, il topinambur è un ortaggio davvero gustoso, con alcune caratteristiche che lo rendono molto salutare. Per questo, è utile riscoprire e valorizzare questa pianta per comprendere come integrarla con profitto nella dieta di adulti e bambini!

La pianta del topinambur

La pianta del topinambur (Heliantus tuberosus) è una pianta erbacea perenne, originaria dell’America, caratterizzata da luminosissimi fiori di color giallo intenso che svettano su un gambo robusto, lungo dal metro e mezzo ai tre metri.

Il suo nome, Heliantus tuberosus, ci informa su ciò che di fondamentale c’è da sapere su questa pianta. Infatti, da un lato “Helianthus” (derivato dalle parole greche helios, sole, e anthos, fiore) indica la tendenza di queste piante a girare il loro capolino verso la luce del sole (esattamente come fa l’Heliantus annuus, il girasole!). Dall’altro, il termine “tuberosus” indica la caratteristica di questa pianta a formare tuberi.

…ma cos’è un tubero?

Si tratta di un organo dalla forma più o meno bitorzoluta che si forma per ingrossamento del fusto, delle radici o delle foglie di alcune piante, la cui funzione è quella di accumulare sostanze di riserva che garantiscano la sopravvivenza della pianta, soprattutto durante l’inverno.

Il topinambur è il tubero, sotterraneo e commestibile, dell’Heliantus tuberosus.

Caratteristiche del topinambur

Il suo gusto, dolce e aromatico, ha alcuni accordi in comune con quello del carciofo, mentre il colore e la consistenza della polpa ricordano la patata.

La buccia è di solito molto sottile. Dunque, prima di cucinarlo si può semplicemente lavarlo spazzolandolo sotto l’acqua corrente. Se invece si preferisce sbucciarlo, sarà sufficiente munirsi di pelapatate per eliminare la scorza nelle regioni più regolari del tubero e di uno spelucchino per accedere alle zone dalla superficie più concava. Come accade con i carciofi e anche con i cardi, è raccomandabile utilizzare dei guanti per fare quest’operazione. Il topinambur, infatti, tende a macchiare le mani

Nella sua varietà bordeaux, il topinambur è reperibile sul mercato da ottobre ad aprile e, negli ultimi anni, è sempre più facile trovarlo anche nei tradizionali supermercati.

Il nostro consiglio. In cucina, per ottenere il miglior risultato possibile è necessario saper valutare la qualità del topinambur al momento dell’acquisto: per essere sicuri che sia fresco deve essere sodo e turgido e mai molliccio o raggrinzito. Inoltre, dopo aver sbucciato il tubero, in attesa della cottura è consigliabile tenerlo in ammollo in acqua acidulata da succo di limone, in quanto tende ad annerirsi.

Le proprietà del topinambur

Il topinambur contiene piccole quantità di vitamine antiossidanti, come vitamina C, vitamina A, vitamina E. Tali vitamine, insieme a differenti composti come i caroteni, aiutano a ridurre lo stress ossidativo, offrendo una buona protezione al corpo da patologie neoplastiche, infiammazioni e differenti malattie virali come tosse, raffreddore e influenze. Fornisce inoltre minerali preziosi come ferro e rame.

Il topinambur è inoltre particolarmente ricco di una particolare fibra chiamata inulina, una fibra non digeribile in grado di stimolare la crescita dei batteri buoni che si trovano naturalmente nella nostra pancia, come i bifidobatteri. Proprio grazie all’abbondanza di questa particolare fibra, il topinambur è un alimento con indice glicemico basso, in grado quindi di tenere controllati i valori della glicemia nel sangue e per questo indicato e adatto anche a soggetti diabetici.

Come cucinare il topinambur

Un modo classico per servire il topinambur in tavola è farne una crema. La crema di topinambur, con il suo sapore amabile e dolce, sarà un pasto delizioso anche per i bambini più piccini: tagliato a tocchetti, stufato in padella e poi frullato risulterà facile da mangiare e, ovviamente, squisito!

Il topinambur tuttavia è un alimento incredibilmente versatile in cucina. Possiamo infatti prepararlo in tanti modi diversi! È possibile servirlo crudo nell’insalata, usarlo per preparare salse spalmabili, gustarlo trifolato, a dadini in padella o come sugo per paste e ravioli. Si può inoltre ridurre in purea, arrostirlo al forno e cucinarlo con un risotto.

Il nostro consiglio. Siete alla ricerca di un aperitivo originale, saporitissimo e tutto home made? Affettate molto sottilmente il topinambur, conditelo con poco olio e sale e cucinatelo al forno fino a ottenere delle golosissime chips … anche i bambini non sapranno resistere!

Curiosità

Si racconta che il topinambur abbia ereditato il suo nome attuale, così esotico, da quello della tribù dei tupinamba (si supponeva infatti che le sue origini fossero brasiliane). È noto tuttavia con altri nomi, anche se meno usati: “rapa tedesca”, “Jerusalem artichoke”, “Girasole tuberoso” o “Girasole del Canada”.