È proprio il caso di dirlo: una mela al giorno toglie il medico di torno. Infatti, oltre ad essere un frutto estremamente diffuso, la mela è anche famosa per le sue proprietà e i suoi benefici. Inserirla nella dieta dei bambini è relativamente semplice, ma esistono alcune accortezze che è bene considerare.
Cos’è il melo
Il melo (Malus domestica) è un piccolo albero, la cui altezza varia tra i 3 e i 10 metri, con chioma folta e ricca di radici piuttosto superficiali. I suoi fiori, a cinque petali, sono bianchi con sfumature esterne rosate o rosse e si presentano riuniti insieme in “ciuffetti” (chiamati corimbi).
Il melo appartiene alla famiglia delle Rosacee e il suo frutto, la mela, è parente stretto di albicocche, pesche, prugne, mandorle e pere. Fiorisce in marzo/aprile e, a seconda delle varietà, matura i frutti in estate, autunno o inverno.
La mela è o non è un frutto? La mela origina dallo sviluppo del ricettacolo del fiore insieme all’ovario ed è perciò un “falso frutto”: la polpa che avvolge il torsolo rappresenta il vero frutto, sviluppato dall’ovario e che contiene, a sua volta, i semi.
Differenze tra le mele
La mela ha forma semisferica, più o meno schiacciata, con un “ombelico” superiore, che accoglie il robusto picciolo e una fossetta inferiore (detta calicina).
La sua buccia, liscia e lucida o ruvida e rugginosa, può assumere le più varie colorazioni dal giallo al verde al rosso, piene o variamente screziate.
La polpa può essere caratterizzata da una consistenza croccante o farinosa e da una succosità che dipendono dalla varietà. Generalmente il suo colore varia dal bianco al bianco crema, ma in alcune cultivar può tendere al giallo.
Origine e diffusione
Originario dal sud del Caucaso, il melo, albero estremamente resistente al freddo, è ampiamente coltivato in Cina, Stati Uniti, Russia ed Europa, dove lo troviamo soprattutto in Polonia, Italia e Francia. È un albero molto diffuso in tutto il mondo. In Italia è la pianta da frutto più diffusa nelle posizioni alpestri riparate dai venti (tipicamente in Trentino e in Alto Adige). In Sicilia prospera solo in montagna.
Varietà di mela
Le differenti varietà di mela possono essere catalogate in base a vari parametri, tra i quali:
- La destinazione d’uso. Secondo questo criterio, possiamo distinguere varietà di mela adatte ad essere consumate crude a tavola o in macedonia, oppure cotte o come ingrediente di dolci fatti in casa, oppure altre possono essere più adeguate all’industria alimentare per la produzione di sidro, succhi, creme, marmellate, gelatine, sciroppi, aceto, purea, omogeneizzati, o per essiccazione in chips.
- Il periodo di maturazione. Per esempio, le cultivar possono essere definite estive quando la loro raccolta inizia da luglio, poco prima del consumo, autunnali con raccolta dalla fine di agosto alla fine settembre, invernali con raccolta a fine di settembre e pronte per il consumo da dicembre – gennaio.
- L’appartenenza ad uno specifico “gruppo pomologico”.
È interessante osservare che, nonostante nel mondo le varietà di melo catalogate negli ultimi due secoli siano oltre 10.000, quelle coltivate, conosciute e commercializzate sono solo alcune decine.
Proprietà della mela
“Una mela al giorno toglie il medico di torno”, recita il vecchio detto. La mela è infatti ricca di fibre, vitamina C, potassio e vari antiossidanti. Ha un elevato potere saziante e diversi studi ne dimostrano i benefici per la salute di chi la consuma abitualmente.
Le mele sono ricche di zuccheri semplici, come fruttosio, saccarosio e glucosio, ma nonostante questo, grazie all’elevato contenuto di pectina, la glicemia nel sangue si alza molto lentamente: questo rende la mela un vero alleato per la salute. Ciò è reso possibile dall’elevato contenuto di fibre, in particolare della pectina, un particolare tipo di fibra idrosolubile importante per la salute, utile perché in grado di nutrire i batteri amici dell’intestino.
Come consumare la mela
Fresca, colorata, dissetante, dolce e saporita, ricca di varietà adatte a tutti i gusti, comoda da trasportare e mangiare: la mela ha tutte le caratteristiche giuste dello snack sano ideale per adulti e bambini, a casa, al lavoro, a scuola.
La mela cotta e ridotta in purea o la mela cruda grattugiata solo di solito i primi alimenti solidi che un bambino incontra dopo il latte: grazie ad essa, i più piccoli iniziano anche a fare amicizia con il cucchiaino.
Nella seconda fase dello svezzamento, quando il bambino inizia ad afferrare e a gestire anche i bocconi di cibo che poi schiaccia e riduce in bocca (ma non ha ancora i denti per masticare), è necessario prestare grande attenzione al modo in cui si offre la mela. Infatti, il boccone di mela si stacca facilmente dalla spessa fetta di frutto. I più piccoli, una volta messo il boccone in bocca, non sempre riescono a schiacciarlo tra la lingua e il palato per sminuzzarlo; in questo caso il rischio che ingoino il boccone intero e che questo finisca nelle vie aeree non è trascurabile. Dunque, è sempre meglio continuare con purea cotta e cruda fino a che il bambino non sia in grado di masticare anche pezzetti di frutto in sicurezza.
Il nostro consiglio. Per i più grandi la mela può essere una sanissima e gustosa merenda. Cerchiamo però di avere l’accortezza di scegliere mele possibilmente biologiche, delle quali i bambini possano mangiare anche la buccia, comode da tenere in mano e non troppo grandi per essere consumate fino all’ultimo morso!