Le Buone Abitudini, Scuola e Comune: insieme per l’educazione alimentare

Il territorio in cui si trova la Scuola Primaria Collodi di Ugovizza (UD) ha un’importante storia multiculturale, con una comunità che conserva le proprie tradizioni tedesche-slovene e friulane, che si manifestano anche negli stili alimentari e nelle ricette tradizionali (mitteleuropee), ricche di aromi e alimenti speziati.

Gli insegnanti delle classi prima e seconda del plesso scelgono, quindi, di adottare il percorso “Aromatiche - Spezie: percorso sensoriale”, integrandolo in quello più ampio di educazione alimentare previsto annualmente e svolto a scuola in sinergia con il Comune, soprattutto durante i rientri pomeridiani.

“La scelta del percorso sensoriale con le spezie è così collegata ad altri percorsi offerti dal Comune di Malborghetto-Valbruna, molto attento e sensibile all’educazione alimentare degli alunni della Scuola Primaria. Per questo, tutto il percorso si è svolto in sinergia con il programma alimentare scelto da un nutrizionista: merenda a scuola pagata dalle famiglie con il contributo comunale e pranzo.”

dal Report a.s. 2017-2018

Le attività sono state sviluppate in forma ludica-laboratoriale, considerata l’età degli alunni, utilizzando anche dei facilitatori didattici (pupazzi), che mediavano i contenuti scientifici; coinvolgendo i bambini in giochi sensoriali, tra cui, ad esempio, mosca-cieca olfattiva e il gioco dei cinque sensi; allestendo, inoltre, nei mesi di aprile e maggio un angolo della classe per la semina di erbe aromatiche, la cui cura (innaffiatura e controllo) è affidata a turno a ogni bambino.

Sicuramente l’educazione alimentare svolta in classe e nei laboratori e la contestualizzazione del tempo dedicato alla merenda giornaliera e al pranzo (con un menù selezionato ricco di verdura e frutta) sensibilizzano anche le famiglie riguardo la qualità degli alimenti, la stagionalità e l’importanza che possono avere sulla crescita dei loro figli.

“Molti genitori apprezzano le azioni didattiche, e non solo, mirate all’educazione alimentare, soprattutto quando si accorgono che i loro figli cominciano ad ampliare le loro scelte alimentari.”

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