Se vuoi un amico, segui il mio esempio

– Testi di Michela Caputo, autrice di libri per bambini e Francesca Munegato, psicologa dell’età evolutiva –

Ognuno di noi definisce la propria identità e conquista fiducia in se stesso soprattutto attraverso le relazioni che instaura con gli altri e ai rapporti che crea lungo tutta la vita, sin da piccolo.

Nell’infanzia, la prima relazione si crea con i genitori, con coloro che si prendono cura del bambino. Successivamente, la tendenza dei piccoli ad aprirsi agli altri dipenderà in buona parte dalle caratteristiche relazionali degli stessi genitori, primo modello educativo cui fanno riferimento.

Vedere, infatti, il modo in cui mamma e papà si relazionano tra loro e coltivano quotidianamente le loro amicizie, percepire il piacere di stare in compagnia e di condividere con gli altri tempo, attività ed emozioni facilita nel bambino la predisposizione a cercare, a sua volta, l’incontro con i coetanei e le altre persone, anche al di fuori del nucleo familiare.

È importante, per questo, essere sempre consapevoli del ruolo che abbiamo nell’aiutare i più piccoli a creare nuove relazioni; sosteniamo e rispettiamo le loro amicizie e diamo loro cura e attenzione, senza essere troppo invadenti, né indifferenti ai rapporti che potranno stringere e sciogliere nelle diverse fasi della loro crescita.

Ricordiamo, infine, che non siamo tutti uguali e che i nostri bambini potrebbero fare comunque scelte diverse dalle nostre, secondo la loro personalità. Alcuni saranno circondati da molti amici, ad altri basterà un unico amico del cuore per essere davvero felici.

Ecco i nostri 4 consigli per prendersi cura dei bambini a partire dall’esempio:

1. Comunicazione coerente

I tuoi bambini saranno socievoli se lo sarai anche tu: se dai loro qualche consiglio ma agisci diversamente, probabilmente faranno più attenzione a quello che fai piuttosto che a quello che dici. Perché i tuoi figli possano farsi degli amici è necessario, quindi, mostrare tu per primo apertura all’altro e sviluppare un senso di condivisione, anche verso luoghi e culture differenti.

2. Affetto e serietà

L’amicizia rappresenta la prima apertura verso il mondo esterno ed è caratterizzata, soprattutto nell’infanzia, dalla partecipazione a momenti di gioco insieme. In questo modo, il bambino acquisisce le prime regole sociali che caratterizzano le relazioni tra le persone. Il tuo intervento per stabilire, all’occorrenza, esempi di buona convivenza dovrà giungere ai piccoli in modo chiaro e sempre accompagnato da spiegazioni coerenti. I bambini capiranno, così, che un rapporto positivo comprende tanto l’affetto quanto le regole di comportamento.

3. Sostegno vigile

Anche se non bisogna intromettersi nelle scelte relazionali dei bambini, in quanto l’amicizia non può essere forzata, confrontati spesso con loro e assicurati che i rapporti che stanno vivendo siano equilibrati; accertati che i tuoi figli non siano, nella relazione, né prepotenti, né sottomessi, né vittime. L’educazione e l’esempio alla comunicazione possono aiutare te e il tuo bambino a conoscervi meglio e ad aprirvi l’un l’altro.

4. Diritto di sbagliare

I tuoi figli ti osservano costantemente e in questo modo ti imitano e imparano. Quando si educa attraverso l’esempio, però, può succedere di essere colti in errore. Ebbene sì, anche tu, adulto, puoi sbagliare. Cosa fare allora?

Semplicemente, riconosci il tuo sbaglio, mostra che si può rimediare e perfino imparare da esso. I tuoi piccoli scopriranno così che è normale commettere errori e che ammetterlo davanti agli altri, magari chiedendo scusa, non è poi così difficile e può consolidare la relazione.

 

“La parola convince, ma l’esempio trascina. Non ti preoccupare se i tuoi figli non ti ascoltano, ti osservano tutto il giorno.” 

Madre Teresa di Calcutta