Orto-Scuola: lo Spinacio

Non ci stancheremo mai di dirlo: verdura e frutta di stagione sono elementi indispensabili in una sana alimentazione! Ecco, allora, i nostri articoli Orto-Scuola per seminare e far crescere la conoscenza dei tanti straordinari prodotti che ci regala la natura, attraverso appunti linguistici, botanici ed esperimenti scientifici!

Oggi conosciamo meglio la verdura preferita da Braccio di Ferro: lo spinacio!

APPUNTI DI BOTANICA

Il nome comune spinàcio deriva dalla voce persiana aspanākh, presumibilmente unita all’influenza della voce latina spìna per le punte spinose che avvolgono il frutto in alcune specie, o forse ancora, per le foglie dentellate. Il nome botanico è, d’altra parte, Spinacia oleracea L. secondo la nomenclatura binominale, che abbiamo conosciuto nell’articolo precedente sul cachi. Lo spinacio appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae.

LA PIANTA DELLO SPINACIO: è una pianta erbacea, il che significa che è bassa e ha un fusto verde e non legnoso. Il suo ciclo vitale è annuale. Originaria dell’Asia sud-occidentale, la pianta dello spinacio è arrivata in Europa intorno all’anno 1000 grazie agli Arabi che in quegli anni dominavano in Spagna. Oggi la sua coltivazione è molto diffusa, soprattutto nei paesi a clima temperato e umido, e nel nostro territorio si semina generalmente a fine estate o a inizio autunno per raccoglierla in autunno-inverno (da ottobre a febbraio).

ESPERIMENTO: ALLA SCOPERTA DEI PIGMENTI NELLO SPINACIO!

Nel mondo della scuola gli spinaci sono noti per essere un materiale vegetale adatto all’estrazione della clorofilla con una procedura relativamente semplice. Prima di iniziare la fase sperimentale, però, bisogna introdurre alcuni concetti fondamentali.

È noto ai più che la clorofilla è una molecola chiave della fotosintesi, infatti, quest’ultima viene definita “clorofilliana”; la sua funzione è quella di catturare la luce del sole che contiene l’energia necessaria alla realizzazione del processo fotosintetico. Nelle piante e nelle alghe la clorofilla è contenuta nei cloroplasti, piccoli organelli verdi presenti nella cellula vegetale, che al microscopio si presentano in forma più o meno circolare.

Cellula di pianta acquatica, Egeria densa, in cui sono visibili numerosi cloroplasti.

Nei cloroplasti troviamo, d’altra parte, anche altre molecole con la stessa funzione di assorbire la luce solare come, ad esempio, i carotenoidi. Se la clorofilla è verde i carotenoidi presentano, invece, la classica colorazione arancione (pensiamo in questo caso alla carota che è ricca di beta-carotene). Guardando la pianta di spinacio questi ultimi non sono certo evidenti (lo spinacio, infatti, ci appare verde) ma, attraverso il semplice esperimento che vi proponiamo di seguito, potrete verificarne l’effettiva presenza, estraendo e separando entrambi i pigmenti fotosintetici.

ESPERIMENTO: SCARICA QUI LA SCHEDA DIDATTICA

BUONE ABITUDINI  PER UNA SANA ALIMENTAZIONE

Lo spinacio è una verdura che troviamo spesso sulle nostre tavole e che piace perfino ai più piccoli, grazie anche al legame con un celebre personaggio dei fumetti: il forzuto Braccio di Ferro! Tutti noi, guardando le sue avventure, abbiamo imparato che gli spinaci hanno un contenuto straordinario di ferro ma … è davvero così? In realtà si tratta di una finta credenza e, infatti, gli spinaci contengono ferro in quantità modeste (2,9mg/100g di spinaci crudi) se confrontati con altri prodotti vegetali, come ad esempio i fagioli (8-9mg/100g a seconda della varietà), le lenticchie (8mg/100g) e altri legumi, e perfino il cacao (ben 14,3mg/100g di ferro nel cacao amaro in polvere)1.

Lo spinacio è, a ogni modo, ricco di vitamine (A, B2, B9, C, K) e nutrienti minerali, che lo rendono comunque un ottimo aiutante per la nostra salute. Le sue foglie più tenere possono essere mangiate crude in insalata, mentre le altre foglie sono perfette cotte, preferibilmente a vapore per conservare tutto il loro prezioso contenuto nutritivo.

Noi de Le Buone Abitudini abbiamo pensato per i più piccoli a una ricetta davvero golosa: cannoli di mais con spinaci, caprino e noci!


I dati nutrizionali relativi al contenuto di ferro sono tratti dal sito CREA – Alimenti e Nutrizione.