Orto-Scuola: il Mandarino

Oggi, nell’Orto-Scuola de Le Buone Abitudini conosciamo meglio un agrume che, in termini di produzione a livello mondiale è secondo solo all’arancia. Amatissimo da grandi e piccoli per il suo sapore zuccherino, ecco a voi il mandarino!

 

APPUNTI DI BOTANICA

Il termine comune “mandarino” è usato indifferentemente per indicare sia la pianta che il suo frutto, come capita per la quasi totalità degli agrumi, a eccezione dell’arancio di cui abbiamo parlato in un precedente articolo. Il nome scientifico del mandarino è Citrus reticulata Blanco ed è una specie che appartiene alla famiglia delle Rutacee.

La pianta del mandarino è un piccolo albero con un’altezza di poco superiore ai 2 metri, ma in alcune varietà può arrivare anche ai 4 metri. E’ originario della Cina. Le foglie sono piccole, di consistenza abbastanza dura e di colore verde scuro. I fiori, che sbocciano in primavera e presentano un intenso profumo, si trovano all’apice dei rami, singolarmente o riunti in piccoli gruppi. I frutti sono presenti sull’albero dall’autunno fino all’inverno.

TRE SPECIE, TANTI AGRUMI

Una recente ricerca sul DNA di alcuni agrumi ha dimostrato che i numerosi tipi di agrumi oggi coltivati derivano tutti da tre specie solamente: il mandarino, il pomèlo e il cedro. Immaginando, quindi, un’ipotetica foto di famiglia, potremo quindi riconoscere tre progenitori con numerosi figli e nipoti1.

MANDARINO O CLEMENTINA, LI RICONOSCI?

Tra i numerosi incroci del mandarino con altri agrumi ricordiamo in particolare per la sua diffusione la clementina, che scientificamente viene indicata come Citrus x clementina. Il segno x sta a significare che si tratta del prodotto di un incrocio tra individui di due diverse specie botaniche. Essa deriva, infatti, dall’incrocio tra un mandarino e un arancio dolce.

Ma come distinguiamo la clementina dal comune mandarino?

Mandarino 

Il mandarino ha la forma di una sfera schiacciata con una leggera depressione dove il picciolo si attacca al frutto; quest’ultimo, come in tutti gli agrumi, prende il nome di “esperidio”. Ha una buccia sottile e molto aromatica contraddistinta da una porzione esterna di colore arancione (epicarpo2), chiamata comunemente flavedo, che si stacca facilmente dal frutto e da una porzione interna estremamente ridotta (mesocarpo) di colore bianco, spugnosa e di consistenza soffice, che chiamiamo albedo. Al di sotto, si trova una polpa di colore arancione chiaro, divisa in spicchi (endocarpo), al cui interno sono presenti i semi e piccole vescicole piene di un succo ricco di acqua (81,4g/100g), zuccheri (17,6g/100g) e di vitamina C (42mg/100g)3.


Clementina 

La forma della clementina differisce da quella del mandarino perché è più rotonda. Ha un gusto dolce e aromatico, molto simile a quello delle arance, e non presenta il tipico aroma dei mandarini. Inoltre, una delle sue principali caratteristiche è l’apirenia, cioè l’assenza di semi, che li rende solitamente più appetibili per i bambini.

In Calabria e Puglia, due regioni dove si concentra la produzione nazionale, le clementine hanno il marchio di indicazione geografica protetta.

 

BUONE ABITUDINI PER UNA SANA ALIMENTAZIONE

Come le arance e gli altri agrumi, i mandarini sono aiutanti fidati per affrontare al meglio i mesi più freddi dell’anno! Piccoli, profumati, facili da sbucciare e ricchi di acqua e zuccheri, sono frutti “a misura e a gusto” di bambino. Inoltre, grazie al buon contenuto di fibre, antiossidanti, sali minerali e vitamine danno energia preziosa e sostengono le difese immunitarie di tutta la famiglia.

Il nostro consiglio? Ricavate un momento nella giornata per preparare con i vostri bambini uno spuntino di stagione sano, colorato e … buonissimo: Spiedini di frutta con succo di mirtillo


Per approfondire: “Papà mandarino e nipote limone” da Le Scienze Blog

Per la rappresentazione dell’epicarpo, mesocarpo e endocarpo si veda l’articolo sull’arancio. 

I dati nutrizionali relativi al contenuto di nutrienti sono tratti dal sito CREA – Alimenti e Nutrizione.