Fichi che bontà!

La fine dell’estate e l’arrivo di settembre ci fanno pensare immediatamente a un frutto simbolo di questo periodo: molto energetico, polpa rossa e granulosa, sapore zuccherino … Di quale frutto stiamo parlando? Ma certo, del fico! Scopriamo insieme le sue caratteristiche.

Stagionalità e varietà dei fichi

Il fico è disponibile di stagione per un periodo abbastanza limitato. Si forma dalle gemme della pianta in primavera e matura alla fine dell’estate; si può, quindi, gustare di stagione a partire da agosto, fino alla fine di settembre. Chi possiede un albero di fico, però, può godere anche di fichi molto precoci: i cosiddetti fioroni, che maturano in tarda primavera (o a inizio estate) da gemme dell’autunno precedente. Verso la fine dell’autunno, infine, nelle regioni con clima particolarmente caldo ed estati lunghe, vi è una piccola produzione di fichi tardivi.

Nel mondo sono state contate più di 850 diverse specie di piante di fico! Quella comune nei nostri orti e nelle nostre coltivazioni è il Ficus carica, che offre oltre 150 varietà di fichi, i cui colori spaziano dal viola bluastro, al rossastro striato, al verde acceso, e la cui forma varia dallo sferico all’oblungo.

Il frutto … senza fiori!

Se ti dicessimo che il fico non è un frutto, ci crederesti? Ebbene sì, alcuni vegetali (come fichi, mele, pere, fragole, ecc.) che comunemente identifichiamo come frutti, sono in realtà qualcos’altro. Più precisamente, in botanica, vengono definiti falsi frutti. Nel caso del fico, quello che comunemente consideriamo il frutto è in realtà una grossa infiorescenza (detta siconio), ovvero una struttura carnosa a forma di pera con una minuscola apertura all’estremità opposta del picciolo. I veri frutti dei fichi sono tutti i filamenti racchiusi al suo interno.

La pianta del fico, oltre a questa particolarità, presenta anche dei fiori piuttosto originali: non somigliano a quelli del pesco, del melo, dell’albicocco o di altre piante da frutto, ma soprattutto passano completamente inosservati… Come mai? Perché sono nascosti! In Cina, infatti, il fico viene chiamato wúhuāguǒ, che significa il frutto senza fiori.

Dove si nascondono? I minuscoli fiori di questa pianta tappezzano l’interno della gemma del ramo di fico (ovvero il giovane fico non ancora maturo) e attendono con pazienza di essere fecondati per iniziare la trasformazione che porterà il piccolo siconio a diventare la delizia morbida, zuccherina e un po’ granulosa che aspettiamo di assaporare ogni fine estate.

Un’altra speciale caratteristica del fico è che l’impollinazione avviene esclusivamente grazie alle femmine di una piccolissima vespa, la Blastophaga psenes, grande meno di 2 mm (circa come un moscerino), il cui ciclo vitale è inseparabile da quello del fico, quanto il ciclo vitale del fico è inseparabile dal suo.

Proprietà dei fichi

I fichi freschi, in particolare quelli con la buccia nera, contengono differenti micronutrienti antiossidanti della famiglia dei flavonoidi, soprattutto polifenoli come carotenoidi, luteina, tannini, acido clorogenico e molti altri ancora. Contengono anche buoni livelli di vitamine antiossidanti come la vitamina A, E e K ed elevate quantità di vitamine del complesso B come niacina, piridossina, folati e acido pantotenico. Sono anche un’ottima fonte di minerali come calcio, rame, potassio, manganese, ferro, selenio e zinco: 100 g di fichi secchi arrivano a contenere 680 mg di potassio, 162 mg di calcio e più di 2 mg di ferro.

Curiosità

Per chi desidera limitare l’uso di zucchero nella dieta, il fico secco è un valido alleato: frullato insieme a una bevanda vegetale (o latte vaccino) può, infatti, essere utilizzato come dolcificante naturale da aggiungere a yogurt e dolci.

Fichi ai bambini: quando?

Come abbiamo già detto, il fico viene consumato fresco in estate, ma possiamo goderne tutto l’anno se viene conservato secco o in confetture. La cosa importante da sapere è che si tratta di un frutto molto delicato, che tende a rovinarsi e a inacidire in fretta, per questo, una volta colto o acquistato, è bene consumarlo o utilizzarlo per le nostre preparazioni in breve tempo.

Nell’alimentazione dei più piccoli il fico viene generalmente inserito dopo il dodicesimo mese di vita, privato della buccia. Non di rado, purtroppo, i bambini (anche quelli più grandi) non gradiscono la particolare consistenza del fico; in tal caso, non resterà che aspettare che arrivino ad apprezzare questa caratteristica. Quello che possiamo fare, da genitori, è accompagnare i più piccoli in questo percorso, superando insieme le loro diffidenze e riscoprendo il gusto di assaggiare cibi nuovi e vari. Di sicuro osservare e toccare con mano il cibo può essere un ottimo aiuto! Proviamo?

Osserviamo il fico!

Acquista oppure, avendo la possibilità, raccogli insieme a tuo figlio dei fichi. Osservate la loro forma, sentite la consistenza, annusate il profumo; poi, tagliane uno a metà, scoprite la polpa al suo interno e lascia che il bambino la esplori, che riconosca i semini con i polpastrelli e che assapori la dolcezza del succo rimasto sulle dita, anche senza per forza mangiare tutto il frutto. Raccontagli come i fiori nascosti, con il loro tempo, si trasformano in questi dolcissimi e delicati frutti, protetti dal loro involucro; fagli capire quanto sia meravigliosa la natura e come non lasci mai niente al caso!