Ti racconto la verdura che non mangi!

Semplici consigli su come evitare di far rifiutare ai bambini un piatto di verdura.

Il rifiuto dei bambini di fronte a un piatto di verdura, talvolta, può essere solo un capriccio.  Un “no” detto per il timore di assaggiare un cibo nuovo, per una momentanea svogliatezza, o anche per imitazione dei gusti di genitori, amici e compagni di scuola.

Una presa di posizione rigida che porta a buttare via ogni giorno molto cibo, a casa e nelle mense scolastiche.

Per vincere questa resistenza, proviamo a trasmettere nei piccoli la curiosità di capire davvero che cosa c’è nel loro piatto. Raccontiamo com’è nato quell’alimento, quanto tempo ha impiegato a crescere, chi lo ha coltivato e come lo ha curato. Spieghiamo perché ha un determinato aspetto e colore e perché fa bene mangiarlo… Mostriamo, infine, come lo abbiamo lavato, pulito, cucinato e messo nel piatto.

In questo modo, la verdura che stanno lasciando, acquisterà per loro interesse; capiranno che è frutto di tanto tempo, impegno, amore, e non sarà più un cibo sconosciuto ma un alimento invitante da conoscere e da non sprecare!

Ecco, quindi, una breve storiella, un semplice spunto da personalizzare, da reinventare o anche solo da leggere insieme!

Nonno Pino racconta!

Matilde, bambina golosa

mangia davvero ogni cosa.

Ma oggi, per pranzo nonno Pino

ha cotto un tipo di verdura: il FAGIOLINO!

 

Bocca storta, naso chiuso, Matilde non assaggia e tiene il muso:

“Il fagiolino, BLEAH, non lo voglio vedere, di certo non mi può piacere!”

Nonno Pino, non dice niente, sembra quasi che non la sente:

le toglie il piatto, la prende per mano, la porta nell’orto piano piano.

Le dà la sua vanga e le chiede: “Dai, volta la terra finché ce la fai”.

Matilde lavora, lavora e lavora, poi chiede al nonno ”Che facciamo ora?”

“Ora Matilde bisogna aspettare qualche settimana per seminare”.

 

Passano i giorni e nonno Pino dà in mano a Matilde un bel semino.

Le dice: “Per poterlo piantare, un buco nella terra devi fare”.

Matilde scava e scava, poi pianta il semino e lo copre ben benino.

“Ora Matilde bisogna aspettare finché la pianta non comincia a spuntare”.

 

Un pò d’acqua se c’è il sole e tanta cura quando piove!

Con pazienza e attenzione, la piantina nasce: che emozione!

Il nonno tutto contento dice: “Nasceranno i fagiolini quando è il momento!”

Matilde, curiosa, non vede l’ora ma bisogna aspettare un pò di tempo ancora.

 

Poi un giorno, finalmente,  ecco i baccelli! Matilde li guarda: sono proprio belli!

Insieme al nonno li raccoglie e li porta in cucina,

MMM… in bocca sente già l’acquolina!

“Matilde, sicura?” dice però nonno Pino “A te non piace il fagiolino!”

Risponde la bambina “Caro nonnino,

ho visto che ogni fagiolino per crescere ha bisogno di tempo,

cura e tanto lavoro: della natura è un vero tesoro!

Ora ho capito, nel piatto non va lasciato!

Nonno guarda, AHM, l’ho già mangiato!”.